PECORE DI MONTAGNA
Biodiversità Ovina Veneta
Biodiversità ovina veneta
Negli ultimi decenni c’è stato un calo significativo, lungo l’arco alpino europeo, del numero di aziende che praticano l’allevamento ovino. Ma quali sono le cause di questa contrazione? Principalmente l’influenza delle politiche locali e del mercato: la maggiore specializzazione degli animali allevati e la forte intensificazione produttiva hanno determinato un arresto dello sviluppo del settore zootecnico e un crescente distacco tra l’animale addomesticato e l’ambiente naturale. In queste zone il progressivo abbandono dell’attività agricola ha determinato anche la perdita di biodiversità e la conseguente “banalizzazione” del territorio.
Nelle aree della Valbelluna, Lessinia e Altopiano di Asiago sono presenti ancora delle razze autoctone ovine (Brogna, Foza, Lamon e Alpagota) che – se correttamente valorizzate – possono diventare un punto di forza di questi territori. Aiutaci anche tu a difendere la biodiversità e le tradizioni: scegli con cura ristoranti, negozi e prodotti dove acquistare e resta aggiornato/a sulle nostre attività.
I nostri partner
Realtà dedicate alla formazione, alla ricerca o all’innovazione:
Comuni e realtà del territorio:
Il progetto
Il progetto Sheep Up, finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) del Veneto attraverso la Misura 16.1 e 16.2, lavora per migliorare la competitività degli allevamenti ovini di quattro razze autoctone venete.
- valorizzare le caratteristiche dei prodotti della filiera ovina (es. valore nutraceutico e organolettico delle produzioni ovine, ecc.);
- sviluppare un modello per il miglioramento delle performance aziendali;
- migliorare le competenze tecnico-professionali degli allevatori;
- coinvolgere gli attori del territorio.
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